Diario di una lettrice (quasi) per bene - Marzo 2015

Ciao a tutti! 
meno male che c'è questa rubrica a mantenere vivo il blog.
Come sempre in compagnia di Sara e Alice.

Questo mese, 
più che una lettrice quasi per bene, 
sono stata una lettrice inconcludente!

Lo scorso mese avevo dichiarato il buon proposito di non farmi influenzare dalla lunghezza o presunta "pesantezza" della lettura. 
Caso strano il buon proposito non è ancora stato disatteso, però c'è stato un prezzo da pagare.

Una sera dopo aver studiato avevo voglia di leggere. 
Ne avevo in lettura tre, in contemporanea, tra cui scegliere.

In Marzo ho finalmente deciso di affrontare la scalata  a  "Il processo" di Kafka. 
Non propriamente la lettura più semplice. Personalmente, non riuscivo a mettere giù il libro se non arrivavo ad un punto fermo alla fine  di tutta  l'irragionevolezza dei discorsi apparentemente ragionevoli dei vari personaggi, il che avviene dopo un po' di pagine. 
Per cui non era la lettura adatta per quella sera.

La lettura in inglese del mese è "Don't point that thing at me" di Kyril Bonfiglioli - adesso nelle librerie con il titolo di Mordecai con una doppia versione della copertina tra cui quella di Gwyneth Paltrow con i baffi - la mia copia è decisamente più bella e colorata, 
per altro, il motivo per il quale lo acquistai la scorsa estate a Londra. Neanche questa lettura è banale per l'uso di slang e costrutti verbali non propriamente lineari: decisamente troppo per il mio cervellino affaticato. 

Il terzo libro che vagava per casa è la biografia di "Elisabetta I - La vergine regina" scritta da Carolly Erickson (lo scorso mese avevo scritto di volerne sapere di più sulla figura di Anna Bolena, ma la mia libreria forniva solo la storia della figlia);
alla fine, se non si presta troppa attenzione alle date e ai nomi, sembra di assistere ad una telenovelas...
lo so, non sto rendendo merito ad una delle figure femminili più carismatiche, ma io avevo voglia di leggere!

Dei tre libri appena citati sono riuscita a finire la lettura unicamente di Kafka grazie ad un provvidenziale viaggio in treno. 
Gli altri sono ancora lì che mi guardano con occhioni speranzosi, 
implorandomi di essere letti.

Ad inizio mese ho inserito nella libreria dei libri letti "Tutte le famiglie sono psicotiche" scritto da Douglas Coupland, ma si tratta di una coda delle letture di febbraio. 
Se vi lamentate delle vostre famiglie un po' sgangherate, 
provate a leggere questo libro, 
se dopo la lettura pensate che i vostri parenti siano ancora più strampalati dei protagonisti dei libri consiglierei di rivolgervi ad uno bravo. 

Una mia amica mi ha prestato "Dimentica il mio nome" di ZeroCalcare:    non sono esperta di disegni e colori, ma la storia raccontata ha una profondità che va ben oltre i disegni.

Chissà se le mie compagne di avventura sono state più proficue di me?
Penso di sì.
Non vedo l'ora di leggere i diari di Sara e Alice.


Alla prossima!
elipisto


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